Quando si parla di ritorni nel motorsport, si pensa spesso a piloti, team o circuiti. Più raro è che a rientrare nel paddock sia sia un ex pilota, ora manager del gruppo di famiglia. Succede oggi con Barilla, che diventa Official Partner della Formula 1: una mossa strategica che guarda al marketing globale, ma che porta con sé anche un tocco di storia personale.
Dietro la firma dell’accordo, infatti, c’è Paolo Barilla, oggi vicepresidente del gruppo alimentare e protagonista di una breve ma significativa parentesi da pilota nel mondiale a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. Oggi il nome Barilla ritorna nel paddock, ma in tutt’altro ruolo: quello di partner ufficiale del campionato.
L’inconfondibile stile italiano
La nuova collaborazione tra la Formula 1 e Barilla si tradurrà in una presenza concreta durante i weekend di gara. Non si tratta solamente di visibilità televisiva o di loghi a bordo pista: l’azienda italiana porterà all’interno del paddock dei veri e propri Pasta Bar, punti di ristoro firmati Barilla dove chiunque potrà godersi un piatto di pasta preparato al momento. L’idea è semplice ma potente: abbinare il lifestyle italiano a quello internazionale del circus.
Non è un caso che il primo assaggio di partnership sia stato servito nel weekend del Bahrain, uno dei mercati dove la Formula 1 sta investendo di più e dove i valori legati alla qualità e alla convivialità possono parlare un linguaggio universale. Un connubio, quello tra motorsport e cucina, che suona quasi naturale nella visione di Barilla. Le auto cambiano ogni anno, si evolvono, diventano sempre più complesse. La pasta no. Resta la stessa, ma dietro c’è la stessa ricerca, lo stesso approccio ingegneristico. “Una macchina da corsa è sofisticata e cambia continuamente, uno spaghetto è semplice e immutabile da due secoli. Ma in entrambi i casi c’è qualcuno che lavora per migliorarli continuamente.” È questa la filosofia con cui Paolo Barilla ha riassunto il senso di questa nuova partnership.